Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22388 del 24 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:22388PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso richiede la prova della rituale affiliazione del soggetto, della sua stabile e organica presenza nel sodalizio criminoso, nonché della consapevole adesione ai fini e alle attività illecite del gruppo, non essendo sufficiente il mero coinvolgimento in singoli reati-fine o la mera frequentazione occasionale di altri affiliati. Pertanto, la sola sostituzione di un soggetto nell'attività estorsiva, pur se svolta in un contesto mafioso, non è di per sé sufficiente a integrare il delitto di partecipazione ad associazione mafiosa, in assenza di elementi che dimostrino l'effettiva e consapevole inserimento del soggetto nella struttura organizzativa e gerarchica dell'associazione, nonché la sua riconoscibilità da parte degli altri membri come componente del sodalizio. Ai fini della valutazione della gravità indiziaria, è necessario che il giudice fornisca un'adeguata motivazione che ricostruisca in modo completo e logico il contesto mafioso in cui si inserisce la condotta del soggetto, individuando gli elementi oggettivi e soggettivi che ne comprovino l'effettiva partecipazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. DI NICOLA TRAV.P. - rel. Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/11/2022 del Tribunale di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dalla Consigliera Paola Di Nicola Travaglini;
sentita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Andrea Venegoni che ha concluso chiedendo di annullare con rinvio il provvedimento impugnato limitatamente al reato di cui all'articolo 416-bis c.p., dichiarando i…

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