Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24515 del 30 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:24515PEN

Massima

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Il tentativo di estorsione aggravata dalla finalità mafiosa, anche se non realizzato con successo, integra il reato di tentata estorsione aggravata ai sensi della Legge n. 203 del 2001, articolo 7, qualora le richieste di denaro siano state avanzate da un soggetto in posizione di preminenza all'interno di un contesto criminale organizzato, come il figlio del capo di una locale cosca di riferimento, sfruttando la sua posizione di forza e la notorietà del suo ruolo all'interno dell'organizzazione criminale, anche in assenza di una esplicita minaccia o violenza. Ciò in quanto la mera richiesta di denaro, avanzata da un soggetto in tale posizione di preminenza, è di per sé idonea a ingenerare nel soggetto passivo un ragionevole timore di subire conseguenze negative in caso di rifiuto, integrando così gli estremi della tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. La risposta del soggetto passivo, che pur rifiuta la richiesta adducendo una giustificazione, non esclude la portata intimidatoria della condotta, atteso che il rifiuto è comunque determinato dalla posizione di forza del soggetto attivo e dalla sua appartenenza a un contesto criminale organizzato. Pertanto, ai fini della sussistenza del reato di tentata estorsione aggravata, non è necessario che la richiesta di denaro sia accompagnata da esplicite minacce o violenze, essendo sufficiente che essa provenga da un soggetto in posizione di preminenza all'interno di un'organizzazione criminale, sfruttando tale posizione di forza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - rel. Consigliere

Dott. DI TOMASSI M. Stefania - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LI. PI. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1700/2009 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 29/10/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARCELLO ROMBOLA';

sentite le conclusioni del PG Dott. DI POPOLO Angelo, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. ((omissis)), che ha chiesto l'accoglimento.

OSSERVA

Con ordinanza 29/10/09 il Tribunale del ries…

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