Il Sindaco, quale autorità di protezione civile, può legittimamente adottare ordinanze di sgombero e di chiusura di strade comunali al fine di tutelare la pubblica incolumità in presenza di una situazione di pericolo concreto e attuale per l'incolumità pubblica, anche se tale pericolo non interessi l'intera popolazione o una parte rilevante di essa, ma solo alcuni immobili, purché tale pericolo sia adeguatamente accertato e documentato da relazioni tecniche. Tali ordinanze possono essere adottate anche in assenza di una formale dichiarazione dello stato di emergenza, essendo sufficiente che il Sindaco agisca nell'esercizio dei poteri di protezione civile di cui all'art. 15 della legge n. 225 del 1995. Le misure adottate devono essere proporzionate all'entità del pericolo accertato e devono essere limitate nel tempo, prevedendo l'effettuazione di ulteriori accertamenti e l'esecuzione di interventi di messa in sicurezza del sito, al fine di consentire il rientro degli sgomberati non appena le condizioni di sicurezza siano ripristinate. Il Sindaco, nell'adottare tali ordinanze, non si sovrappone né confonde il proprio potere di ordinanza di protezione civile con quello di ordinanza contingibile e urgente di cui agli artt. 50 e 54 del D.Lgs. n. 267/2000, essendo i presupposti e le finalità di tali poteri distinti.