Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15128 del 12 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:15128PEN

Massima

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Il reato di minaccia grave si configura quando la condotta dell'agente, valutata secondo un giudizio ex ante e tenendo conto di tutte le circostanze del caso concreto, risulta idonea a limitare la libertà psichica della vittima mediante la prospettazione di un pericolo di un male ingiusto, senza che sia necessario l'effettivo verificarsi di uno stato di intimidazione. La gravità della minaccia non dipende dall'indeterminatezza del male prospettato, purché questo sia ingiusto e possa essere dedotto dalla situazione contingente. Il giudice di merito può negare la concessione delle circostanze attenuanti generiche sulla base di una motivazione che evidenzi la prevalenza di elementi relativi alla personalità dell'imputato o all'entità e modalità di esecuzione del reato, senza necessità di un'analitica disamina di tutti i fattori indicati dall'art. 133 c.p. Analogamente, il diniego dei benefici della sospensione condizionale della pena e della non menzione della condanna può essere adeguatamente motivato anche in assenza di una specifica valutazione di tutti gli elementi favorevoli dedotti dall'imputato, qualora il giudice ritenga prevalenti le ragioni ostative. Infine, la richiesta di sospensione del processo con messa alla prova non può essere avanzata nel giudizio di impugnazione, in quanto tale istituto presuppone lo svolgimento di un iter processuale alternativo alla celebrazione del giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Pao - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) l'(OMISSIS);
avverso la sentenza emessa dalla Corte di appello di Potenza il 20/11/2014;
visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MICHELI Paolo;
udito il Pubblico. Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. MAZZOTTA Gabriele, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Il difensore di (OMISSIS) ricorre avverso la pro…

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