Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Nell'ambito di una concessione di servizi pubblici, in assenza di una espressa previsione nel bando di gara o nel contratto di concessione circa l'obbligo del concessionario di corrispondere un canone o indennità per l'utilizzo di locali demaniali necessari all'espletamento dei servizi, è tutelato l'affidamento del concessionario sulla gratuità di tale utilizzo, in applicazione della disciplina di cui all'art. 30 del D.Lgs. n. 163/2006, che prevede che la controprestazione a favore del concessionario consista unicamente nel diritto di gestire funzionalmente e di sfruttare economicamente il servizio. Pertanto, l'Amministrazione concedente non può successivamente imporre il pagamento di un canone o indennità di occupazione, in assenza di una specifica previsione contrattuale, senza determinare una illegittima alterazione dell'equilibrio economico-finanziario del rapporto concessorio.