Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39277 del 23 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:39277PEN

Massima

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L'inutilizzabilità assoluta delle dichiarazioni rese da persona che fin dall'inizio avrebbe dovuto essere sentita in qualità di indagato o imputato, prevista dall'art. 63 c.p.p., comma 2, è subordinata alla condizione che il dichiarante sia colpito da indizi in ordine al medesimo reato, ovvero al reato connesso o collegato attribuito al terzo, finalizzata ad impedire che l'utilizzazione di tali dichiarazioni possa risolversi in un possibile nocumento nei confronti di chi le ha rese. In assenza di una obiettiva situazione di connessione procedimentale ex art. 12 c.p.p. o di interferenza probatoria ex art. 371 c.p.p., comma 2, le dichiarazioni rese da persona indagata di altro reato devono ritenersi utilizzabili nella veste di testimone, non essendo prospettabile a suo carico alcun elemento di responsabilità penale, ma solo profili di responsabilità amministrativa. La valutazione della gravità indiziaria, espressa nel contesto incidentale del procedimento de libertate e dunque allo stato degli atti, deve essere orientata ad acquisire non la certezza, ma l'elevata probabilità di colpevolezza dell'indagato, sulla base di un completo apprezzamento delle emergenze procedimentali, esposto attraverso un insieme di sequenze motivazionali chiare e prive di vizi logici. La ritenuta sussistenza del pericolo di reiterazione del reato ex art. 274 c.p.p., comma 1, lett. c), esime il giudice dal dovere di motivare sulla prognosi relativa alla concessione della sospensione condizionale della pena ex art. 275 c.p.p., comma 2 bis.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERPICO Francesco - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 416/2013 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 30/04/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE AMICIS GAETANO; sentite le conclusioni del PG Dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 30 aprile 2013 il Tribunale del riesame di Catanzaro…

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