Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 41318 del 22 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:41318PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Quando il procedimento penale regredisce a una fase o a un grado di giudizio diversi a seguito di annullamento con rinvio da parte della Corte di Cassazione o per altra causa, compresa la dichiarazione di incompetenza territoriale, i termini di custodia cautelare previsti dall'art. 303, comma 1, c.p.p. decorrono nuovamente dalla data del provvedimento che dispone la nuova decorrenza o il rinvio, oppure dalla data della sopravvenuta esecuzione della nuova misura cautelare, senza che sia necessaria la permanenza della misura cautelare originaria. Ciò in quanto la nuova misura cautelare, applicata dopo la perdita di efficacia della precedente per decorso del termine di cui all'art. 27 c.p.p., costituisce un titolo autonomo di detenzione, la cui eventuale omessa esecuzione nel periodo intermedio non determina la perdita di efficacia della nuova misura, non prevista come sanzione processuale dall'art. 306 c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. MANNINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

DI. LA. Pa. , nato il (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Genova 25 marzo 2010 nel proc. n. 161/10 RR.;

Sentita la relazione svolta dal Cons. Dott. S. F. MANNINO;

Sentita la requisitoria del PROCURATORE GENERALE, in persona del Dr. D'ANGELO Giovanni, il quale ha concluso per il rigetto del ricorso.

Osserva:

IN FATTO E DIRITTO

Il 22 febbraio 2009 Di. La.Pa. veniva tratto in arre…

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