Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8991 del 25 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:8991PEN

Massima

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Il sequestro probatorio è legittimo quando sussistono il fumus commissi delicti e il vincolo di pertinenzialità tra la cosa da sottoporre a sequestro e il reato ipotizzato, anche se si tratta di somme di denaro nella disponibilità dell'indagato e di titoli estranei al reato per cui si procede, purché vi sia un nesso di strumentalità tra tali beni e l'ipotesi delittuosa contestata. Il giudice, nel valutare la sussistenza di tali presupposti, deve motivare adeguatamente la propria decisione, senza incorrere in contraddizioni o lacune logiche. Tuttavia, la rinuncia all'impugnazione da parte dell'interessato comporta l'inammissibilità del ricorso, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, in considerazione dei profili di colpa emergenti dal ricorso stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 86/2012 TRIB. LIBERTA' di BARI, del 12/04/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNI ARIOLLI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), il quale ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

1. Con ordinanza in data 12/4/2012 il Tribunale di Bari rigettava l'istanza di riesame proposta nell'interesse di (…

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