Il Sindaco, nell'esercizio dei poteri contingibili e urgenti attribuiti dall'art. 54 del D.Lgs. n. 267/2000, può legittimamente adottare un'ordinanza volta a fronteggiare una grave situazione di degrado e pericolo per la salute pubblica, anche in presenza di una proprietà privata, imponendo al proprietario dell'area l'obbligo di predisporre un piano di intervento per la bonifica e la messa in sicurezza, con comminatoria dell'esecuzione d'ufficio in caso di inadempimento. Tale ordinanza non ha carattere sanzionatorio, ma è diretta esclusivamente alla rimozione dello stato di pericolo e alla prevenzione di danni alla salute pubblica, senza che sia necessario accertare la responsabilità del proprietario in relazione alla situazione di degrado. Il proprietario è infatti tenuto a intervenire in quanto soggetto in grado di eliminare la situazione di pericolo, a prescindere dalla sua imputabilità. L'omessa custodia dell'immobile e il mancato impedimento delle occupazioni abusive possono inoltre integrare un comportamento negligente del proprietario che giustifica l'adozione del provvedimento anche ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. n. 22/1997. L'urgenza dell'intervento, che legittima l'adozione dell'ordinanza senza la previa comunicazione di avvio del procedimento, è comprovata dalla necessità di porre rimedio con immediatezza alla grave situazione igienico-sanitaria, aggravata dalle particolari condizioni meteorologiche, al fine di tutelare la salute pubblica.