Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35895 del 2 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:35895PEN

Massima

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Il giudice di pace, nell'esercizio della propria discrezionalità valutativa, è tenuto a verificare in modo penetrante e rigoroso la credibilità soggettiva della persona offesa e l'attendibilità intrinseca del suo racconto, anche in presenza di elementi di prova apparentemente favorevoli all'accusa, laddove emergano significative divergenze tra la dinamica dei fatti esposta nella querela o nell'imputazione e quella risultante dalle dichiarazioni della persona offesa e dei testimoni. Tale verifica, sorretta da adeguata motivazione, è necessaria al fine di accertare la sussistenza degli elementi costitutivi del reato contestato, senza che il giudice possa ritenersi vincolato da elementi di prova che, pur formalmente acquisiti, risultino contraddittori o comunque inidonei a superare il ragionevole dubbio sull'effettiva responsabilità dell'imputato. Il giudice di pace, pertanto, non è tenuto a dare prevalenza alle dichiarazioni della persona offesa o ai referti medici, laddove emergano significative incongruenze o lacune nella ricostruzione dei fatti, tali da inficiare la credibilità e l'attendibilità della versione prospettata dall'accusa, dovendosi in tal caso procedere all'assoluzione dell'imputato per non aver commesso il fatto. Tale principio, affermato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, si applica in tutti i casi in cui il giudice di merito sia chiamato a valutare la prova testimoniale e documentale acquisita nel processo, al fine di accertare la responsabilità penale dell'imputato, senza che possa ritenersi sufficiente il mero riscontro formale degli elementi costitutivi del reato, ove emergano significative incertezze o contraddizioni nella ricostruzione dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI PALERMO:

nei confronti di:

(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 25/2012 GIUDICE DI PACE di RAVANUSA, del 05/03/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/05/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE DE MARZO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALASSO Aurelio, che ha concluso per l&#…

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