Cassazione penale Sez. I sentenza n. 40679 del 9 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:40679PEN

Massima

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Il possesso e la detenzione di un'arma da fuoco, anche se non portata in luogo pubblico, integrano il reato di detenzione illecita di arma comune da sparo, che non è assorbito dal reato di porto abusivo di arma, quando vi siano elementi probatori che dimostrino la consapevolezza dell'imputato circa l'illecita provenienza dell'arma e la sua disponibilità, anche temporanea, della stessa. L'interpretazione delle conversazioni intercettate, il rinvenimento dell'arma occultata e gli spostamenti dell'imputato monitorati dal sistema GPS costituiscono elementi di prova valutabili dal giudice di merito per accertare la responsabilità dell'imputato, senza che la Corte di Cassazione possa sindacare tale valutazione, salvo che non vi sia un travisamento della prova. Il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche e della sospensione condizionale della pena è rimesso alla discrezionalità del giudice di merito, che può legittimamente negarle sulla base di una motivazione logica e coerente, come l'assenza di elementi positivi che dimostrino un effettivo ravvedimento dell'imputato e il pericolo di recidiva desunto dalla sua personalità negativa e dalla frequentazione di ambienti criminali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. NOVIK ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2081/2012 CORTE APPELLO di PALERMO, del 12/05/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/05/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis)) NOVIK;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CEDRANGOLO Oscar che ha concluso per l'inammissibilita'.
RILEVATO IN FATTO
1. Con sentenza emessa il 12 maggio 2014, la Corte di appello di Palermo confermava quella emessa dal Giudice …

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