Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1367 del 2011

ECLI:IT:TARSA:2011:1367SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di sanatoria edilizia successiva all'adozione di un provvedimento di demolizione di opere abusive rende tale provvedimento inefficace e determina l'improcedibilità dell'impugnazione dello stesso per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto l'ordinanza di demolizione deve essere sostituita o dalla concessione in sanatoria o da un nuovo provvedimento sanzionatorio. Tale principio si applica anche nel caso in cui la domanda di sanatoria sia successivamente rigettata, qualora il provvedimento di diniego non sia stato autonomamente impugnato, in quanto l'oggetto del giudizio continua a identificarsi nell'ordine demolitorio divenuto inefficace per effetto della presentazione della richiesta di sanatoria. Il giudice amministrativo, in tali ipotesi, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, con conseguente compensazione delle spese di lite, in considerazione del mutamento della situazione sostanziale e processuale intervenuto nelle more del giudizio.

Sentenza completa

N. 00713/2008
REG.RIC.

N. 01367/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00713/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 713 del 2008, proposto da:
Vincenzo Viene e Barone Alessandra, entrambi rappresentati e difesi dall'avv. Giovanni Colacurcio, con domicilio eletto in Salerno, via Zottoli, n.18 c/o Murante;

contro

Comune di Santo Stefano del Sole, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Samantha Petrone, con domicilio d’ufficio, ai fini del presente giudizio, presso la Segreteria T.A.R. Salerno;

per l'annullamento

dell’ordinanza a firma del Responsabile dell’UTC del Comune di Santo Stefano del Sole (AV) prot. 808 del 21 febbraio 2008, n…

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