Cassazione penale Sez. I sentenza n. 55716 del 12 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:55716PEN

Massima

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Il reato di devastazione, previsto dall'art. 419 c.p., si configura quando la condotta dell'agente, posta in essere con dolo generico, cagiona una rovina, distruzione o danneggiamento complessivo, indiscriminato, vasto e profondo di una notevole quantità di cose mobili o immobili, tale da determinare non solo un pregiudizio patrimoniale, ma anche un'offesa e un pericolo concreti per l'ordine pubblico, inteso come buon assetto e regolare andamento del vivere civile. Ai fini della sussistenza del reato, è irrilevante che i fatti di devastazione abbiano interessato in tutto o in parte i beni oggetto di aggressione o che sia stato grave il danno in concreto prodotto, purché sia accertato che i fatti posti in essere abbiano leso non soltanto il patrimonio, ma anche l'ordine pubblico. La valutazione della sussistenza degli elementi costitutivi del reato, sia oggettivi che soggettivi, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione, se congruamente e logicamente giustificata sulla base degli elementi probatori acquisiti, non è sindacabile in sede di legittimità, salvo vizi logici o errori di diritto. Il diritto dell'imputato a partecipare personalmente al processo può essere validamente esercitato anche attraverso la nomina di un difensore, al quale sono effettuate le notifiche degli atti, salvo che non emerga l'effettiva impossibilità di rintracciare l'imputato e instaurare con lo stesso un effettivo rapporto professionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. BARONE Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/02/2016 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MANCUSO LUIGI FABRIZIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. IACOVIELLO FRANCESCO MAURO;
Il PG chiede il rigetto del ricorso.
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 13.6.2012, il Tribunale di Mila…

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