Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19078 del 16 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:19078PEN

Massima

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Il possesso di beni provenienti da reato, in assenza di giustificazione plausibile, integra il reato di ricettazione, anche in mancanza di prova diretta della conoscenza della provenienza delittuosa da parte dell'imputato. Infatti, il giudice può desumere tale consapevolezza dalle circostanze del caso concreto, come la mancanza di titoli di acquisto o la sproporzione tra il valore del bene e il prezzo pagato. Inoltre, l'inutilizzabilità di alcune prove a carico dell'imputato non esclude la possibilità di accertare la sua responsabilità sulla base di altri elementi probatori, purché logicamente e coerentemente valutati dal giudice. Pertanto, la condanna per ricettazione può essere legittimamente pronunciata anche in assenza di confessione o di dichiarazioni dirette dell'imputato, quando il suo comportamento e le circostanze del caso consentano di inferire la sua consapevolezza della provenienza delittuosa del bene posseduto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Fu. Da. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Roma, 3 sezione penale, in data 12 luglio 2010;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr. ((omissis)), il quale ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore, avv. ((omissis)), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.<…

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