Cassazione penale Sez. II sentenza n. 51094 del 9 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:51094PEN

Massima

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Il concorso tra il reato di associazione per delinquere e quello di riciclaggio è configurabile quando l'associato ricicli o reinvesta i proventi dei soli delitti-scopo, senza aver fornito alcun contributo causale alla loro realizzazione. Il giudice può ritenere sussistente tale concorso di reati sulla base di elementi indiziari, anche integrati da precedenti pronunce di patteggiamento che abbiano accertato l'esistenza dei delitti-presupposto del riciclaggio. In tali casi, la motivazione del provvedimento che rigetta l'istanza di riesame del sequestro preventivo finalizzato alla confisca è adeguata e non viziata da mancanza o contraddittorietà, quando rende comprensibile l'iter logico seguito dal giudice nel ricostruire il ruolo dell'indagato nell'ambito dell'associazione per delinquere e nell'attività di riciclaggio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamill - Presidente

Dott. TADDEI M. B. - rel. Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n.16/17 del Tribunale del riesame di Vicenza, del 15. 03.2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Margherita B. Taddei;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
MOTIVI della DECISIONE
Avverso l'ordinanza del Tribunale del riesa…

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