Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 54728 del 23 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:54728PEN

Massima

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La condotta di coltivazione di modeste quantità di canapa indiana, realizzata con mezzi rudimentali, senza l'apporto di terze persone e per un quantitativo di sostanza stupefacente decisamente esiguo, prevalentemente destinato ad uso personale e terapeutico da parte di un soggetto affetto da patologie, integra la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p., in quanto tale condotta, pur concretando un minimo pericolo di aumento della disponibilità e diffusione dello stupefacente, risulta connotata da elementi tali da giustificare l'applicazione di tale istituto, in ragione della modestia della coltivazione, delle modalità della condotta e dell'intensità dell'offesa al bene giuridico tutelato, rappresentato dalla salute pubblica, dalla sicurezza e dall'ordine pubblico, nonché dal normale sviluppo delle giovani generazioni. L'applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto è possibile anche nel giudizio di legittimità, quando dalla motivazione della sentenza di merito risultino già accertati, espressamente o in modo implicito, tutti i presupposti di fatto previsti dalla norma, senza necessità di ulteriori approfondimenti istruttori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 377/15 pronunciata dalla Corte di appello di Catanzaro il 4/3/2015;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito in difesa del ricorrente l'Avv. (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.<…

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