Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26071 del 22 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:26071PEN

Massima

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Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione dei presupposti per il riconoscimento delle attenuanti generiche e per il giudizio di comparazione con le aggravanti, essendo sufficiente che esprima, anche in modo sintetico, i criteri di cui all'art. 133 c.p. presi in considerazione, senza dover procedere ad un'analitica esposizione. Il provvedimento con cui il giudice rigetta la richiesta di rinvio del dibattimento per impedimento del difensore è sottratto al sindacato di legittimità, purché la motivazione sia immune da vizi logici e giuridici e dia ragione del fatto che l'impedimento dedotto non riveste i caratteri di assolutezza richiesti dalla legge. La richiesta di applicazione della pena su richiesta delle parti ai sensi della L. 134/2003 è inammissibile nei giudizi di appello, in quanto tale norma è dettata con esclusivo riguardo ai giudizi di primo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

((omissis)), quale difensore di Co. Fo. (n. il (OMESSO)), e dall'((omissis)), quale difensore di Pa. Gu. (n. il (OMESSO));

avverso la sentenza della Corte d'appello di Milano, 3 sezione penale, in data 30/09/2003.

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dott. ((omissis)).

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo l&…

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