Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione attiva e violenta di tifosi di una squadra di calcio agli scontri con le forze dell'ordine durante una partita, con atti di resistenza, lesioni e danneggiamento, integra i reati di concorso in resistenza plurima aggravata, lesioni personali aggravate e danneggiamento aggravato, anche qualora il tifoso non abbia materialmente posto in essere atti di violenza ma abbia comunque indirettamente supportato e istigato l'azione aggressiva degli altri tifosi contro gli agenti. La condanna per tali reati è legittima anche in assenza di una visione integrale del filmato degli scontri, essendo sufficiente l'analisi dei fotogrammi e delle altre prove raccolte, purché logicamente e adeguatamente motivata dal giudice. Il rito abbreviato, inoltre, non preclude la possibilità di procedere alla visione del filmato, ma l'imputato rinuncia al diritto di assumere prove diverse da quelle già acquisite, salvo il caso di assoluta necessità di integrazione probatoria rilevata dal giudice.