Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza n. 949 del 2014

ECLI:IT:TARCZ:2014:949SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di un manufatto abusivo, realizzato in violazione della normativa urbanistica, riveste natura strettamente vincolata e non richiede alcuna comunicazione di avvio del procedimento, né specifica valutazione sulle ragioni di interesse pubblico o comparazione di quest'ultimo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati, né, infine, motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla demolizione. Non può ammettersi alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di fatto abusiva che il tempo non può aver legittimato, né l'interessato può dolersi del fatto che l'amministrazione non abbia emanato in data antecedente i dovuti atti repressivi. L'amministrazione è tenuta a procedere alla demolizione dell'opera abusiva, senza che ciò richieda ulteriori valutazioni discrezionali, in quanto la tutela dell'interesse pubblico alla legalità urbanistica prevale sulle ragioni di carattere privato, anche quando l'opera abusiva sia stata realizzata da tempo e sia ormai integrata nel contesto edilizio circostante. Il principio di affidamento non può essere invocato per legittimare situazioni contra legem, essendo precluso all'interessato di trarre un legittimo affidamento dalla mancata tempestiva adozione dei provvedimenti repressivi da parte dell'amministrazione. L'inerzia o il ritardo dell'amministrazione nel reprimere l'abuso edilizio non possono, infatti, determinare la sanatoria dell'illecito, né far sorgere in capo al privato un diritto alla conservazione dello stato di fatto abusivo. La demolizione dell'opera abusiva costituisce, pertanto, un obbligo vincolato per l'amministrazione, che non richiede una specifica motivazione in ordine alla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale, essendo sufficiente il mero accertamento della violazione della normativa urbanistica.

Sentenza completa

N. 01326/2005
REG.RIC.

N. 00949/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01326/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1326 del 2005, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Catanzaro, via ((omissis)), 18;

contro

Comune di Nocera Terinese, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Catanzaro, via Paternostro 10;

per l'annullamento

di ordinanza di demolizione 6.9.2005 n. 8.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Nocera Terinese;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli a…

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