Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36996 del 15 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:36996PEN

Massima

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Il potere certificatorio di cui è dotato il medico indagato per reati di falso e truffa aggravata prospetta il pericolo di reiterazione criminosa, in quanto egli potrebbe abusare di tale potere per commettere ulteriori falsità. Il giudizio prognostico di cui all'art. 274 c.p.p., lett. c), concernente il pericolo di reiterazione criminosa, non può limitarsi ai soli illeciti realizzabili nella qualità di componente e presidente delle commissioni per il riconoscimento delle invalidità civili, ma deve valutare la possibilità di attuazione di reati della stessa specie, indipendentemente dal ruolo eventualmente gregario dell'indagato rispetto a quello svolto da altri coindagati. Pertanto, la misura interdittiva non può essere esclusa sulla base della presunta "preminenza" di altri soggetti nella commissione degli illeciti o della insussistenza della c.d. colpa d'autore nell'ordinamento penale vigente, essendo necessario un nuovo esame da parte del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. AMATO Alfons - rel. Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacom - Consigliere

Dott. ARMANO Uliana - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI L'AQUILA;

nei confronti di:

1) DE. AR. FU. , N. IL (OMESSO) C/;

avverso l'ordinanza n. 265/2009 TRIB. LIBERTA' di L'AQUILA, del 06/07/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALFONSO AMATO;

lette le conclusioni del PG Dott. DI CASOLA C.: rigetto;

Udito il difensore Avv. PILOTTI AIELLI.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Il gip del Tri…

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