Consiglio di Stato sentenza n. 4160 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:4160SENT

Massima

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L'informativa interdittiva antimafia, adottata ai sensi del d.lgs. n. 159/2011, costituisce un provvedimento amministrativo di natura cautelare e preventiva, finalizzato a tutelare l'ordine e la sicurezza pubblica, nonché l'integrità del mercato e della concorrenza, attraverso l'inibizione di rapporti contrattuali tra la pubblica amministrazione e soggetti ritenuti a rischio di infiltrazione o condizionamento da parte della criminalità organizzata. Tale provvedimento può essere legittimamente adottato sulla base di elementi di fatto e di diritto che, pur non integrando fattispecie penalmente rilevanti, siano tuttavia idonei a far ritenere attuale il pericolo di inquinamento dell'attività imprenditoriale da parte della criminalità organizzata. L'Amministrazione è tenuta a motivare adeguatamente il provvedimento, esplicitando i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che giustificano l'adozione della misura interdittiva, in ossequio ai principi di legalità, tipicità e proporzionalità dell'azione amministrativa. Il giudice amministrativo, nel sindacare la legittimità dell'informativa antimafia, deve verificare la correttezza dell'istruttoria svolta dall'Amministrazione, l'adeguatezza della motivazione e la ragionevolezza del provvedimento, senza poter sostituire la propria valutazione discrezionale a quella dell'Autorità competente. Tuttavia, il giudice può annullare l'interdittiva qualora ritenga che essa sia stata adottata in assenza dei presupposti di fatto e di diritto, ovvero in violazione dei principi di proporzionalità e ragionevolezza dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/05/2024

N. 04160/2024REG.PROV.COLL.

N. 06522/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6522 del 2023, proposto dal signor -OMISSIS-, in proprio e quale legale rappresentante della società-OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)), in Roma, via ((omissis)), n. 53, e con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia,

contro

la Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Reggio Calabria, in persona del Prefetto
pro tempore
, e il Ministero dell’Interno, in persona del Ministro
pro tempore
, rappresentati e difesi
ex lege
dall’Avvocatura Generale dello Stato, con domicilio in Ro…

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