Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 49712 del 28 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:49712PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la possibilità di sostituire la pena detentiva breve con la corrispondente pena pecuniaria ai sensi della Legge n. 689 del 1981, art. 58, deve attenersi ai criteri indicati dall'art. 133 c.p., considerando in particolare le modalità del fatto, la personalità del condannato e la prognosi circa la futura astensione dal reato, senza limitarsi a considerazioni astratte sulla maggiore o minore efficacia deterrente della sanzione sostitutiva. La motivazione del diniego della sostituzione deve pertanto esplicitare le specifiche caratteristiche del caso concreto, senza fondarsi su mere formule di stile relative alla gravità oggettiva del reato. Il giudice di merito è tenuto a una valutazione individualizzata, volta a verificare se, nonostante la gravità del fatto, sia prevedibile che il condannato non ricada nel reato, in un'ottica di reinserimento sociale e di prevenzione della recidiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2366/2011 CORTE APPELLO di MILANO, del 10/12/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERRAO EUGENIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IACOVIELLO ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS), che ha concluso riportandosi ai motivi di ricorso.

RI…

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