Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna penale per reati di lesioni personali aggravate e detenzione/porto illegale di arma da fuoco può essere legittimamente fondata su un complesso di prove, anche indiziarie, che comprendono le dichiarazioni testimoniali di prossimi congiunti dell'imputato rese in assenza dell'avviso di cui all'art. 199 comma 2 c.p.p., trattandosi di una nullità relativa che può essere sanata dalla scelta del rito abbreviato, non incidendo sulla legalità della prova come bene giuridico nella disponibilità delle parti. Il quadro probatorio, composto da elementi diretti e indiziari, quali il mendacio dell'imputato sull'origine delle proprie lesioni, la compatibilità di queste con l'evento, i tabulati telefonici e il rinvenimento di tracce, può ritenersi sufficiente a fondare la condanna, senza che assuma rilievo la mancata concessione delle attenuanti generiche o la determinazione della pena nel minimo edittale, ove tali scelte siano frutto di corretta e congrua valutazione da parte del giudice di merito.