Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 10573 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:10573SENB

Massima

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Il diniego di visto di ingresso per lavoro subordinato è legittimo quando il richiedente non fornisce informazioni attendibili e dettagliate circa gli elementi fondamentali del rapporto di lavoro, quali la conoscenza del datore di lavoro, del luogo di lavoro e delle mansioni da svolgere, in quanto tali carenze sono indicative di un "rischio migratorio" e della possibile fittizietà del rapporto di lavoro, finalizzato esclusivamente all'ingresso nel territorio nazionale. Le Rappresentanze diplomatico-consolari hanno il potere di verificare la sussistenza dei presupposti che giustificano le finalità del viaggio e, in caso di visto caratterizzato da necessaria temporaneità, i presupposti dai quali si possa ragionevolmente ritenere l'interesse del richiedente a far rientro nel Paese di origine. La mancata conoscenza da parte del lavoratore di circostanze fondamentali del futuro rapporto d'impiego non può ritenersi sanata da altri documenti e giustifica l'adozione di un provvedimento di diniego, in considerazione degli obblighi internazionali assunti dall'Italia, in particolare nei confronti degli altri Stati che formano lo Spazio Schengen, di esaminare le domande di visto in maniera rigorosa, essendo sufficiente anche la minima mancanza dei requisiti previsti in capo al richiedente per giustificare il diniego.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/06/2023

N. 10573/2023 REG.PROV.COLL.

N. 09386/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 9386 del 2022, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia

contro

- Ministero degli Affari Esteri;
- Ambasciata d’Italia ad Islamabad (Pakistan);
- Ministero dell’Interno;
in persona dei rispettivi legali rappresentanti, rappresentati e difesi
ex lege
dall’Avvocatura Generale dello Stato, presso la quale sono domiciliati in Roma, alla Via dei Portoghesi, n. 12

per l'annullamento

del provvedimento di diniego di visto per lavoro subordinato pratica numero …

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