Cassazione penale Sez. III sentenza n. 9484 del 6 marzo 2024

ECLI:IT:CASS:2024:9484PEN

Massima

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Il reato di pornografia minorile di cui all'art. 600-ter, comma 1, cod. pen. sussiste quando l'adulto utilizza il minore, anche con il suo consenso, per la produzione di materiale pedopornografico, sfruttando la sua condizione di inferiorità psicologica e di dipendenza derivante dal rapporto di fiducia e di autorità che lo lega al minore. Il consenso del minore, specie se infraquattordicenne o infrasedicenne, non esclude la rilevanza penale della condotta, in quanto la sua volontà può essere facilmente condizionata e coartata dall'adulto, anche in assenza di minacce o violenze esplicite. Ai fini della configurabilità del reato, rileva pertanto l'abuso della posizione di supremazia dell'adulto, le modalità di convincimento utilizzate per ottenere il materiale pedopornografico e l'età del minore coinvolto, con particolare riguardo alla fascia di età compresa tra i 14 e i 16 anni, per la quale è necessaria un'attenta valutazione del grado di maturità e della capacità di discernimento del minore. Anche la circostanza che il fatto sia avvenuto in un contesto familiare e di fiducia, come la casa della nonna, non esclude la rilevanza penale della condotta, in quanto tali elementi possono anzi integrare gli estremi dell'abuso di autorità e di sfruttamento della condizione di inferiorità psicologica del minore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Relatore

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
An.Al. nato a C il (Omissis)
avverso l'ordinanza del 17 novembre 2023 del Trib. Libertà di Catania
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Semeraro Luca;
lette le conclusioni del PG Piccirillo Raffaele;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilità del ricorso
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza del 17 novembre 2023 il Tribunale del riesame di Catania, rigettando il riesame proposto da An.Al., ha confermato la misura cautelare della custodia in carcere applicata…

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