Cassazione penale Sez. III sentenza n. 47018 del 23 dicembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:47018PEN

Massima

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Il reato di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio è integrato dalla semplice detenzione di quantitativi di droga, anche di modesta entità, in assenza di elementi che ne giustifichino il possesso per uso personale. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato, deve tenere conto di tutti gli elementi di fatto emersi nel processo, come la quantità e la qualità della sostanza, le modalità della detenzione, il contesto in cui essa è avvenuta e ogni altro indizio rilevante, senza che sia necessaria la prova dell'effettiva cessione a terzi. L'accertamento della finalità di spaccio, infatti, può desumersi anche dalla semplice detenzione di quantitativi di droga superiori al fabbisogno per uso personale, in assenza di elementi che ne giustifichino il possesso per tale scopo. La condanna per il reato di cui all'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990 è pertanto legittima quando la detenzione di sostanze stupefacenti, anche di modesta entità, sia ritenuta finalizzata allo spaccio sulla base di una valutazione complessiva degli elementi di fatto emersi nel processo, senza che sia necessaria la prova dell'effettiva cessione a terzi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARINI Luigi - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - rel. Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 19.5.2021 della Corte di Appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con sentenza in data 19.5.2021 la Corte di Appello di Torino ha integralmente confermato la pronuncia …

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