Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25513 del 12 giugno 2003

ECLI:IT:CASS:2003:25513PEN

Massima

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Il concorso di più soggetti nella realizzazione di un reato, anche in assenza di un previo accordo, comporta la responsabilità penale di ciascuno per l'intero fatto illecito, in applicazione del principio di cui all'art. 110 c.p. Infatti, qualsiasi contributo causale, anche nella forma dell'istigazione o del rafforzamento del proposito criminoso altrui, determina la pari responsabilità di tutti i concorrenti, indipendentemente dal ruolo svolto (autore materiale, coautore, istigatore, complice), in quanto l'evento antigiuridico è il risultato della cooperazione di tutti. Pertanto, il concorrente che, pur non avendo materialmente eseguito il reato, abbia comunque agevolato la sua realizzazione, è responsabile del medesimo titolo di reato, in applicazione del principio di solidarietà nel delitto che comporta anche la solidarietà della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
QUINTA SEZIONE PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.:
PROVIDENTI FRANCESCO - PRESIDENTE
FEFRUA GIULIANA - CONSIGLIERE
CICCHETTI NUNZIO - CONSIGLIERE
SICA GIUSEPPE - CONSIGLIERE
MARASCA GENNARO - CONSIGLIERE
ha pronunciato la seguente
SENTENZA / ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
1) BONGIORNI SERGIO N. IL 29.07.1951
avverso SENTENZA del 07.05.2002
CORTE APPELLO di BOLOGNA
visti gli atti, la sentenza ed il procedimento
udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere
SICA GIUSEPPE
Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. Frasso Antonio
che ha concluso per
Udito, per la parte l'Avv.
Udit i difensor Avv. Spezia Antonio
RITENUTO IN FATTO
Il tribunale di Piacenza, in data 18.1.1994, dichiarava BONGIORNI SERGIO, colpevole (in concorso con il funzionario del Comune di Gazzola, Scrivani Stefanina) di falsità ideologica c…

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