Cassazione penale Sez. III sentenza n. 23765 del 31 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:23765PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, non può procedere a una nuova o diversa valutazione degli elementi indizianti o a un diverso esame degli elementi materiali e fattuali delle vicende indagate, essendo il suo controllo limitato alla verifica della congruenza della motivazione rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie. Pertanto, il giudizio sulla gravità indiziaria formulato dal giudice di merito non è censurabile in sede di legittimità, salvo che non presenti vizi di illogicità manifesta, essendo sufficiente, ai fini dell'adozione della misura cautelare, l'emersione di qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato, senza che sia necessario il raggiungimento del medesimo grado di convincimento richiesto per il giudizio di colpevolezza finale. Inoltre, il giudice di legittimità non può sindacare la valutazione degli elementi fattuali e probatori operata dal giudice di merito, né può riesaminare le caratteristiche soggettive dell'indagato o le esigenze cautelari, trattandosi di apprezzamenti riservati in via esclusiva al giudice competente per l'applicazione della misura e al tribunale del riesame. Il controllo di legittimità è pertanto circoscritto alla sola verifica della motivazione del provvedimento impugnato, al fine di accertare l'assenza di illogicità evidenti e la presenza di ragioni giuridicamente significative a sostegno della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente

Dott. SOCCI A.Matteo - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. ANDRONIO A. Maria - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 08-11-2022 del Tribunale di Messina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott.ssa ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'avvocato (OMISSIS), difensore di fiducia dell'indagato, che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.

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