Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44699 del 6 novembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:44699PEN

Massima

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Il concorso di una persona nell'attività di un'associazione di stampo camorristico, anche attraverso il versamento di una quota parte dei proventi di attività illecite svolte nella zona di influenza del gruppo, integra il reato di partecipazione all'associazione per delinquere di tipo mafioso, a prescindere dall'esistenza di imposizioni o di uno stato di necessità, essendo sufficiente la dimostrazione di una adesione consapevole e volontaria agli scopi del sodalizio criminoso, desumibile anche da elementi indiziari come le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, le indicazioni fornite dalle parti lese di reati di estorsione e le risultanze delle intercettazioni telefoniche. La responsabilità per il reato di sequestro di persona può essere affermata anche in presenza di una limitazione della libertà personale della vittima per un periodo di tempo giuridicamente rilevante, senza che sia necessaria la prova di una privazione totale e assoluta della libertà. Nell'ipotesi di un concorso di persone nel reato di estorsione aggravata, l'applicabilità dell'attenuante di cui all'art. 62 n. 6 c.p. in relazione all'offerta reale di risarcimento del danno da parte di uno dei concorrenti, deve essere valutata alla luce della concreta entità del danno subito dalla parte offesa e dell'adeguatezza dell'offerta stessa, senza che sia sufficiente la mera proposizione dell'offerta. La valutazione di credibilità e attendibilità delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, ai fini dell'affermazione della responsabilità penale, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il cui esercizio non è sindacabile in sede di legittimità se sorretto da adeguata motivazione, anche per relationem, che dia conto delle ragioni per le quali le dichiarazioni sono state ritenute attendibili e riscontrate da altri elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

3. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

4. (OMISSIS), nato ad (OMISSIS);

5. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

6. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

Avverso la sentenza del 18/10/2012 della Corte d'appello di Napoli;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Anna Petruzzellis;

udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in p…

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