Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1606 del 20 gennaio 2005

ECLI:IT:CASS:2005:1606PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di elezione o dichiarazione del domicilio, il rifiuto dell'interessato di sottoscrivere il verbale redatto dal pubblico ufficiale comporta l'invalidità dell'atto solo quando venga espressamente riferito al disconoscimento della corrispondenza tra la dichiarazione compiuta ed il verbale, oppure ad una sopravvenuta volontà di non compiere l'elezione o dichiarazione del domicilio. (In motivazione la Corte ha osservato che l'omessa sottoscrizione delle "persone intervenute" non è causa di nullità del verbale, e che il pubblico ufficiale, in caso di rifiuto della sottoscrizione, deve dare indicazione del motivo, in assenza della quale l'atteggiamento dell'interessato non può intendersi mirato alla revoca della dichiarazione verbalizzata).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE PRIMA PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
((omissis)) - ((omissis)) - Consigliere
Severo Chieffi - ((omissis)) - ((omissis)) - Consigliere
ha pronunciato la seguente:
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) Ab. Mo. N. IL (...);
avverso ORDINANZA del 06/02/2004 TRIBUNALE di AOSTA;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));
lette le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)) che ha chiesto l'annullamento con rinvio.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO - MOTIVI DELLA DECISIONE
1. Ab. Mo. ricorre per Cassazione contro l'ordinanza del 6 febbraio 2004 con la quale il tribunale di Aosta, giudice dell'esecuzione, ha rigettato la richiesta di dichiarare non esecutiva la sentenza pronunziata nei suoi confronti in data 26 gennaio 2001 dallo stesso tribunale.
Il ricorrente sostiene che erroneamente il giudice dell'esecuzione ha r…

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