Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28547 del 3 luglio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:28547PEN

Massima

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Il pubblico dipendente che, abusando delle proprie credenziali di accesso, manipola il sistema informatico di rilevazione delle presenze al fine di far risultare una prestazione lavorativa maggiore di quella effettivamente svolta, realizza il delitto di truffa aggravata ai danni dell'ente pubblico di appartenenza. Tale condotta integra altresì il reato di accesso abusivo a sistema informatico, in quanto l'utilizzo distorto e finalizzato a scopi illeciti e personali delle credenziali di accesso, pur in assenza di una violazione formale delle prescrizioni impartite, costituisce un accesso abusivo al sistema. Ciò in quanto l'accesso o il mantenimento nel sistema informatico risulta avvenuto per ragioni ontologicamente estranee rispetto a quelle per le quali la facoltà di accesso è attribuita al pubblico dipendente. La mancata adozione di specifiche modalità di acquisizione dei dati informatici, previste dalla legge, non comporta l'inutilizzabilità della prova, ma richiede una valutazione in concreto circa l'eventuale alterazione dei dati originali e la loro corrispondenza a quelli estratti. Ai fini dell'integrazione del reato di truffa, è sufficiente l'esistenza di un danno giuridicamente apprezzabile per l'ente pubblico, senza necessità di una puntuale quantificazione dello stesso, essendo il danno insito nella violazione dell'obbligo di prestare servizio secondo l'orario d'ufficio. L'eventuale autorizzazione all'allontanamento dal luogo di lavoro non esclude la responsabilità del pubblico dipendente che abbia fatto risultare una presenza diversa da quella effettiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. FLORIT Francesco - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/12/2022 della CORTE APPELLO di CAMPOBASSO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIOVANNI ARIOLLI;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore ALESSANDRO CIMMINO;
Ricorso trattato con contraddittorio scritto ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8.
RITENUTO IN FATTO
(OMISSIS), ricorre avverso la sentenza d…

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