Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3628 del 2015

ECLI:IT:TARNA:2015:3628SENT

Massima

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Il provvedimento di acquisizione sanante, adottato ai sensi dell'art. 42 bis del d.P.R. n. 327/2001, costituisce uno strumento eccezionale che consente all'amministrazione pubblica di acquisire al proprio patrimonio indisponibile, a fronte del pagamento di un'indennità, aree illegittimamente occupate e sulle quali siano stati realizzati interventi di interesse pubblico, al fine di ripristinare la legalità e tutelare l'affidamento dei soggetti che hanno in buona fede realizzato le opere. Tale provvedimento, pur essendo espressione di un potere discrezionale della pubblica amministrazione, deve essere adottato nel rispetto dei principi di proporzionalità e ragionevolezza, previa ponderazione dei contrapposti interessi pubblici e privati in gioco, e non può comportare un'ingiustificata compressione del diritto di proprietà privata, dovendo essere limitato ai soli casi in cui ricorrano attuali ed eccezionali ragioni di interesse pubblico che giustifichino l'acquisizione. Pertanto, l'amministrazione può procedere all'acquisizione sanante solo ove sia accertata l'irreversibile trasformazione del bene e l'impossibilità di una sua restituzione in forma specifica al legittimo proprietario, dovendo in tal caso riconoscere allo stesso un'adeguata indennità che tenga conto non solo del valore venale del bene, ma anche del danno derivante dalla sua illegittima occupazione. Inoltre, l'onere economico derivante dall'adozione del provvedimento di acquisizione sanante non può essere integralmente addossato ai soggetti privati beneficiari degli interventi realizzati sull'area, in assenza di una loro diretta responsabilità nell'illecito perpetrato dall'amministrazione.

Sentenza completa

N. 00019/2012
REG.RIC.

N. 03628/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00019/2012 REG.RIC.

N. 00049/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 19 del 2012, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Francesco Angelo, Aniello Apuzzo, Concetta Buonocore, Carlo Cilento, Carmela Cilento, Michela Cioffi, Mario Cuomo, Rosario De Risi, Giovanna Desiderio, Raffaela Ercolano, Ciro Esposito, Vincenza Esposito, Maria Gargiulo, Brigida Guida, Giulio Guida, Mario Guida, Pierpaolo Guida, Giuseppina Mezzotero, Renato Savarese, Annarita Sorrentino, Eduardo Sorrentino, Giancarlo Sorrentino, Matteo Sorrentino e Giovanna Staiano, rappresentati e difesi dall'avv. Antonino Di Martino, con domicilio eletto presso Antonio Di Martino in Napoli, Via Tole…

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