Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25045 del 22 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:25045PEN

Massima

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La concessione di benefici penitenziari, quali la liberazione condizionale, la detenzione domiciliare o i permessi premio, nei confronti di persone condannate per delitti di terrorismo, eversione o gravi reati, presuppone la valutazione di condotte di collaborazione processualmente apprezzabili e suscettibili di incidere sul trattamento sanzionatorio, indipendentemente dall'adozione di speciali misure di protezione. Tuttavia, l'ammissione a tali misure di protezione rileva ai fini della competenza del tribunale di sorveglianza chiamato a decidere in merito alla modifica o revoca dei benefici concessi, essendo competente il tribunale del luogo in cui il collaboratore ha eletto il proprio domicilio. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la revoca di benefici penitenziari concessi a un collaboratore di giustizia, deve accertare l'effettiva sussistenza di condotte di collaborazione rilevanti ai fini del trattamento sanzionatorio, nonché la competenza territoriale in relazione all'elezione di domicilio del soggetto nell'ambito del programma di protezione, acquisendo le necessarie informazioni presso le autorità competenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO ((omissis)) S - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 927/2010 TRIBUNALE SORVEGLIANZA di MESSINA, del 12/04/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELA TARDIO;

lette le conclusioni del Procuratore Generale Dott. ENRICO DELEHAYE, che ha concluso chiedendo annullarsi l'ordinanza impugnata e rimettersi gli atti al Tribunale di Sorveglianza di Roma per il corso ulteriore.

RITENUTO IN FATTO

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