Il reato di minaccia ad inferiore di cui all'art. 196 c.p.m.p. si configura quando la condotta del superiore, pur senza realizzare concretamente il male prospettato, sia potenzialmente idonea a incidere sulla libertà morale del soggetto passivo, senza che sia necessario che questi si sia effettivamente sentito intimidito. Ai fini della sussistenza del reato, non rileva l'indeterminatezza del male minacciato, purché questo sia ingiusto e possa essere dedotto dalla situazione contingente, né la concreta possibilità di realizzazione del danno prospettato, essendo sufficiente che la minaccia sia stata formulata in modo da suscitare un ragionevole timore nel destinatario. Il reato è configurabile anche quando il fatto sia commesso per motivi connessi al servizio o alla disciplina militare, non essendo necessario che l'incontro tra i militari avvenisse durante l'orario di servizio, essendo sufficiente che il fatto fosse occasionato da vicende legate all'attività di servizio.