Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 12486 del 24 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:12486PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condotta di partecipazione ad associazione di tipo mafioso si caratterizza per lo stabile inserimento dell'agente nella struttura organizzativa dell'associazione, idoneo, per le specifiche caratteristiche del caso concreto, ad attestare la sua "messa a disposizione" in favore del sodalizio per il perseguimento dei comuni fini criminosi. La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il delitto di cui all'art. 416-bis c.p. può essere desunta da elementi probatori che comprovino lo stabile inserimento dell'indagato nel sodalizio criminoso, quale parte attiva di un circuito dinamico di relazioni associative con i vertici del medesimo. L'interpretazione del linguaggio criptico o cifrato utilizzato dagli indagati nelle intercettazioni costituisce questione di fatto rimessa alla valutazione del giudice di merito, la quale, se risulta logica in relazione alle massime di esperienza utilizzate, si sottrae al sindacato di legittimità. L'aggravante di cui all'art. 416-bis.1 c.p. può ritenersi configurata quando vi siano elementi che dimostrino l'agevolazione del sodalizio mafioso, anche attraverso la destinazione, anche parziale, dei proventi di attività illecite al medesimo. Ai fini della configurabilità del delitto di estorsione "ambientale", è sufficiente che le somme siano state erogate sine titulo e in seguito all'intervento del soggetto e alla sua "minaccia ambientale", intesa come quella particolare forma di estorsione perpetrata da soggetti notoriamente inseriti in pericolosi gruppi criminali che spadroneggiano in un determinato territorio e che è immediatamente percepita dagli abitanti di quella zona come concreta e di certa attuazione, stante la forza criminale dell'associazione di appartenenza del soggetto agente, quand'anche attuata con linguaggio e gesti criptici, a condizione che questi siano idonei ad incutere timore e a coartare la volontà della vittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabriz - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa in data 7 giugno 2022 del Tribunale di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Fabrizio D'Arcangelo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Tomaso Emilio Epidendio, che ha chiesto di dichiarare l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'avvocato (OMISSIS), anche in sostituzione dell'avvocato (OMISS…

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