Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25909 del 5 luglio 2002

ECLI:IT:CASS:2002:25909PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che attesta fatti non veritieri, indotto in errore da false dichiarazioni del privato, risponde del reato di falsità ideologica in atto pubblico, essendo l'atto destinato a provare la verità di tali fatti, a differenza del caso in cui il pubblico ufficiale si limiti a recepire la falsa dichiarazione del privato, configurandosi allora il reato di falsa attestazione. Pertanto, la condotta del privato che induce in errore il pubblico ufficiale, facendogli attestare falsamente fatti dei quali l'atto pubblico è destinato a provare la verità, integra il reato di falsità ideologica in atto pubblico, non quello di falsa attestazione, con la conseguente responsabilità penale del privato per tale delitto. Tale principio trova applicazione anche nell'ipotesi in cui il privato, mediante la predisposizione di falsi documenti, induca il pubblico ufficiale a rilasciare un atto attestante il diritto del privato a ottenere indebitamente contributi pubblici, essendo in tal caso l'atto pubblico destinato a provare la verità dei fatti in esso riportati, sui quali si fonda il diritto del privato all'erogazione dei contributi.

Sentenza completa

La Corte d'Appello di Bologna, con sentenza 15.3.2001, confermava la decisione del Tribunale di Forlì in data 6.11.1996 che aveva condannato P. G. alla pena di anni uno di reclusione per il delitto di falsità ideologica in atti pubblici, commessa mediante induzione in errore di un pubblico ufficiale (art. 48 e 479 c.p.).
Era rimasto accertato che la P. -quale rappresentante della s.a.s. "I"- in concorso con A. L. -amministratore della s.p.a. "F. S."- deceduto, aveva simulato lo svolgimento, presso quest'ultima società, di quattro corsi di formazione professionale per ottanta dipendenti mediante predisposizione di falsi registri di classe, di indicazione di lezioni non tenute, di false firme di docenti mai esistiti ed emissione di false fatture per attività di programmazione, coordinamento e compenso dei docenti, mai effettuate, procurando in tal modo alla "F. S." l'ingiusto profitto della somma di lire 420.418.000, erogata in parte da…

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