Cassazione penale Sez. I sentenza n. 33048 del 25 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:33048PEN

Massima

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Il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina di cui all'art. 12, comma 3, del D.Lgs. n. 286/1998, punito con la pena edittale compresa tra un minimo di 4 anni e un massimo di 12 anni di reclusione, si estingue per prescrizione quando, calcolato il termine massimo di prescrizione in 15 anni ai sensi della L. n. 251/2005 più favorevole, il fatto risulta commesso oltre 15 anni prima della data di fissazione dell'udienza di appello, senza che vi siano state sospensioni del termine prescrizionale. In tal caso, il giudice deve pronunciare sentenza di annullamento senza rinvio per estinzione del reato, senza poter procedere a un giudizio di merito sulla base degli elementi istruttori acquisiti, in applicazione del principio per cui il proscioglimento per prescrizione prevale sulla pronuncia di merito in caso di contraddittorietà o insufficienza della prova.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. DI GIROLAMO Agnese - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/06/2019 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GAETANO DI GIURO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore BIRRITTERI LUIGI;
Il PG conclude ritenendo fondato il primo motivo di ricorso e chiede annullamento senza rinvio della sentenza impugnata per gli altri motivi.
L'avvocato (…

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