Cassazione penale Sez. III sentenza n. 21097 del 15 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:21097PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di procedimento di riesame, ai fini della verifica del rispetto del termine di cinque giorni entro cui, ai sensi dell'art. 309, comma 5, cod. proc. pen., a pena di inefficacia della misura cautelare impugnata, l'autorità procedente deve trasmettere al tribunale gli atti posti a fondamento del provvedimento, deve guardarsi, in caso di invio a mezzo di posta elettronica certificata senza il rispetto delle prescrizioni previste dagli artt. 64 disp. att. cod. proc. pen. e 149 e 150 cod. proc. pen. per l'utilizzo di "mezzi tecnici idonei", non al giorno della ricezione della p.e.c. da parte dell'ufficio giudiziario destinatario, ma a quello di effettiva percezione e conoscenza degli atti, dimostrata dalla stampa della mail e dei suoi allegati e dalla positiva verifica, attestata dal cancelliere, dell'integralità degli allegati pervenuti in conformità a quanto indicato nella p.e.c.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. REYNAUD ((omissis)) - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - rel. Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/12/2018 del Tribunale del riesame di L'Aquila;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. CUOMO Luigi, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 10/12/2018, il Tribunale del r…

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