Il falso ideologico in atto pubblico si configura anche quando la parte descrittiva del certificato medico, pur attestando fatti caduti sotto la percezione diretta del pubblico ufficiale, documenta una realtà non conforme a verità, generando un affidamento sulla situazione di fatto ivi rappresentata quale presupposto indefettibile o condizione normativa dell'attestazione espressa. Pertanto, la condotta di chi induce in errore il pubblico ufficiale redigente, mediante false dichiarazioni sulla propria condizione di salute, integra il reato di falso ideologico in atto pubblico, a prescindere dall'effettiva alterazione materiale del documento. Tale principio si applica anche quando le false dichiarazioni riguardano l'origine delle lesioni, essendo la diagnosi riportata nel certificato medico assistita da fede privilegiata in quanto preordinata alla certificazione di una situazione che assume rilievo giuridico anche al di fuori della mera indicazione sanitaria o terapeutica.