Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31910 del 18 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:31910PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale e l'incaricato di pubblico servizio sono equiparati ai fini della tutela penale prevista dall'art. 336 c.p. in caso di minacce nell'esercizio delle loro funzioni. Gli infermieri e gli operatori tecnici addetti all'assistenza sanitaria in strutture pubbliche, avendo un rapporto diretto con il paziente e svolgendo mansioni strettamente inerenti all'assolvimento del servizio sanitario, rivestono la qualifica di incaricati di pubblico servizio. Le minacce rivolte a tali soggetti, anche se espresse successivamente all'atto di servizio, integrano il reato di cui all'art. 336 c.p. qualora siano dirette a influenzare il compimento di atti futuri inerenti ai loro doveri, non essendo necessario che la minaccia sia rivolta a impedire o condizionare un atto già compiuto. La valutazione della natura e della portata della minaccia rientra nel prudente apprezzamento del giudice di merito, il cui accertamento non è censurabile in sede di legittimità se sorretto da adeguata motivazione e logica argomentazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/07/2018 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ANGELO COSTANZO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. DALL'OLIO MARCO, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza n. 2205/2018, la Corte di appello di Messina ha confermato la condanna inflitta dal Tribun…

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