Cassazione penale Sez. V sentenza n. 47247 del 21 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:47247PEN

Massima

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La circostanza aggravante dei futili motivi sussiste quando la determinazione criminosa è stata indotta da uno stimolo esterno di tale lievità, banalità e sproporzione, rispetto alla gravità del reato, da apparire, secondo il comune modo di sentire, assolutamente insufficiente a provocare l'azione criminosa, tanto da potersi considerare, più che una causa determinante dell'evento, un mero pretesto per lo sfogo di un impulso violento. La valutazione della sussistenza di tale aggravante deve essere effettuata sulla base delle circostanze concrete del caso, tenendo conto della reazione spropositata dell'agente rispetto all'offesa subita, anche laddove questa possa essere considerata molesta o fastidiosa. Il difetto di motivazione della sentenza di appello in ordine a motivi generici non può formare oggetto di ricorso per cassazione, poiché i motivi generici restano viziati da inammissibilità originaria anche quando la decisione del giudice dell'impugnazione non pronuncia in concreto tale sanzione. Inoltre, il principio di diritto secondo cui non possono essere dedotte con il ricorso per cassazione questioni che non siano state devolute alla cognizione del giudice di appello, in quanto non abbiano costituito oggetto di motivi di gravame, trova applicazione salvo che si tratti di questioni rilevabili di ufficio in ogni stato e grado del giudizio o che non sarebbe stato possibile dedurre in precedenza, al fine di evitare il rischio di annullamento del provvedimento impugnato con riferimento ad un punto della decisione rispetto al quale si configura necessariamente un inevitabile difetto di motivazione, per essere stato intenzionalmente sottratto alla cognizione del giudice di appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. CATENA Rossel - rel. Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrin - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di Appello di Potenza emessa in data 08/11/2018;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Potenza confermava la sentenza del Giudice d…

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