Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 2142 del 2020

ECLI:IT:TARCT:2020:2142SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di condono edilizio successivamente all'emanazione di un provvedimento sanzionatorio, come l'ordine di demolizione, rende inefficace tale provvedimento e improcedibile l'impugnazione proposta avverso lo stesso per sopravvenuto difetto di interesse alla sua decisione, in quanto la nuova valutazione provocata dall'istanza di condono comporterà comunque la necessaria formazione di un nuovo provvedimento di accoglimento o di rigetto che varrà in ogni caso a superare il provvedimento oggetto di impugnativa. Pertanto, prima di adottare un'ingiunzione demolitoria, l'amministrazione è tenuta a determinarsi sul condono, non essendo consentito nel nostro ordinamento che i procedimenti di sanatoria rimangano pendenti sine die, senza una definizione degli stessi. Il cambio di destinazione d'uso da locali accessori, come garage o cantina, a civile abitazione comporta una modificazione edilizia con effetti incidenti sul carico urbanistico, in quanto il diverso carico urbanistico e la maggiore necessità di standard non dipendono dal manufatto edilizio in sé considerato, quanto piuttosto dalla sua destinazione e dall'attività che in esso vi si svolge, discendendo da tali ultimi elementi il suo inserimento in una specifica categoria funzionale e la necessità di una diversa dotazione di aree e spazi pubblici. Pertanto, il mutamento di destinazione d'uso con riduzione degli spazi destinati a parcheggio può essere assentito in sede amministrativa solo quando risulti che non si va ad incidere nella misura minima dei medesimi spazi, come imposti dalla legge. L'acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell'immobile abusivo non è una misura strumentale per consentire al Comune di eseguire la demolizione, né una sanzione accessoria di questa, ma costituisce una sanzione autonoma che consegue all'inottemperanza all'ingiunzione, riferendosi esclusivamente al responsabile dell'abuso e non potendo operare nella sfera giuridica di altri soggetti, in particolare del proprietario dell'area, quando risulti in modo inequivocabile la sua completa estraneità al compimento dell'opera abusiva o che, essendone egli venuto a conoscenza, si sia adoperato per impedirlo con gli strumenti offerti dall'ordinamento. Il titolo per l'immissione in possesso del bene abusivo e per la trascrizione nei registri immobiliari è costituito dall'accertamento formale dell'inottemperanza all'ingiunzione a demolire, adottato dal competente Ufficio Comunale, e non dal mero verbale di constatazione di inadempienza, avente carattere endoprocedimentale.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/09/2020

N. 02142/2020 REG.PROV.COLL.

N. 02555/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2555 del 2003, proposto da
-OMISSIS- S.r.l. in liquidazione, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Messina, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

del provvedimento prot. -OMISSIS-, con cui il Direttore pro tempore del Dipartimento Politica del Territorio del Municipio di M…

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