Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - L'Aquila sentenza n. 506 del 2013

ECLI:IT:TARAQ:2013:506SENT

Massima

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Il decorso del termine quinquennale di franchigia previsto dalla legge comporta la decadenza dei vincoli espropriativi imposti dal piano regolatore generale, imponendo all'amministrazione comunale l'obbligo di provvedere sull'istanza del privato volta ad ottenere la nuova destinazione urbanistica del proprio fondo. In caso di inerzia dell'amministrazione, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'illegittimità del silenzio e ad ordinare all'ente di provvedere entro un termine perentorio, con la previsione della nomina di un commissario ad acta in caso di ulteriore inadempimento, a spese dell'amministrazione. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale avverso l'inerzia della pubblica amministrazione e di assicurare il rispetto dei termini procedimentali stabiliti dalla legge, a tutela delle situazioni giuridiche soggettive del privato. La massima si applica ogni qualvolta il privato abbia presentato un'istanza volta ad ottenere la modifica della destinazione urbanistica del proprio fondo a seguito della decadenza dei vincoli espropriativi per decorso del termine quinquennale di franchigia, e l'amministrazione comunale rimanga inerte nel provvedere. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto ad accogliere il ricorso, dichiarando l'illegittimità del silenzio e ordinando all'ente di provvedere entro un termine perentorio, con la previsione della nomina di un commissario ad acta in caso di ulteriore inadempimento, a spese dell'amministrazione.

Sentenza completa

N. 00220/2013
REG.RIC.

N. 00506/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00220/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 220 del 2013, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)). Corti in L'Aquila, via Garibaldi, 62;

contro

Comune di L'Aquila, rappresentato e difeso per legge dall' avv.((omissis)), domiciliata in L'Aquila, viale XXV Aprile;

per

per la dichiarazione dell'illegittimità del silenzio mantenuto sull'istanza dei ricorrenti del 26/10/2011 rivolta ad ottenere l'attribuzione al loro fondo di una nuova destinazione urbanistica.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

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