Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4714 del 4 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:4714PEN

Massima

Il possesso di una carta d'identità falsificata, in cui è stata abrasata la dicitura "non valida per l'espatrio", integra il reato di cui all'art. 497-bis c.p., comma 1, ma può essere esclusa la punibilità per particolare tenuità del fatto ai sensi dell'art. 131-bis c.p., qualora il giudice accerti che il comportamento dell'imputato non sia stato caratterizzato da particolare gravità, non vi siano precedenti penali ostativi e la pena edittale non superi i 5 anni di reclusione. In tali ipotesi, il giudice è tenuto a valutare d'ufficio l'applicabilità della causa di non punibilità, a prescindere da una specifica richiesta di parte, in quanto l'art. 131-bis c.p. costituisce una causa di esclusione della punibilità di natura sostanziale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORELLI Francesca - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/07/2019 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis)) MICCOLI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. PICARDI Antonietta, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenz…

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