Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 5255 del 7 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:5255PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, pur essendo abilitato all'accesso a un sistema informatico o telematico protetto, vi acceda o vi si mantenga per ragioni ontologicamente estranee rispetto a quelle per le quali la facoltà di accesso gli è attribuita, integra il delitto di accesso abusivo a sistema informatico di cui all'art. 615-ter, comma 2, n. 1, c.p. Tale condotta è punibile anche quando non vi sia stata violazione delle prescrizioni formali impartite dal titolare del sistema per delimitarne l'accesso, essendo sufficiente che l'accesso avvenga per finalità diverse da quelle istituzionali. Inoltre, la rivelazione a soggetti non autorizzati di notizie riservate apprese in ragione del proprio ufficio, anche se non direttamente connesse alle funzioni svolte, integra il delitto di rivelazione di segreti di ufficio di cui all'art. 326 c.p. Tali condotte, se poste in essere al fine di agevolare l'attività di un'associazione di tipo mafioso, sono aggravate ai sensi dell'art. 416-bis.1 c.p. Ai fini della sussistenza delle esigenze cautelari, il decorso di un notevole lasso di tempo dai fatti contestati non è di per sé sufficiente a escludere la permanenza della pericolosità sociale dell'indagato, specie quando si tratti di reati aggravati dal metodo mafioso, in considerazione della particolare gravità della condotta e dei perduranti legami con l'associazione criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/07/2019 del Tribunale del riesame di Napoli;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. COSTANTINI Antonio;
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, Dott.ssa BARBERINI Roberta Maria che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), per il tramite del difensore avvocato (OMISSIS), ricorre avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Napoli adito ex articolo 309 c.p.p. che ha, in riforma …

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