Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da Parrella Gerardo e De Pascale Antonia Maria contro il Comune di Montoro Inferiore, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. La fattispecie di occupazione usurpativa, ovvero la manipolazione del fondo di proprietà privata in assenza di dichiarazione di pubblica utilità, anche per i terreni nei quali si sia verificato uno sconfinamento nel corso dell'esecuzione dell'opera pubblica, costituisce un illecito permanente non ricollegabile all'esercizio di poteri amministrativi, e pertanto la relativa azione risarcitoria rientra nella giurisdizione del giudice ordinario. 2. Parimenti rientra nella giurisdizione del giudice ordinario la controversia avente ad oggetto la domanda di corresponsione dell'indennità per il periodo di occupazione legittima, in quanto sia l'art. 133 lett. g, c.proc.a.mm, sia l'art. 53 comma 3, d.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 statuiscono la giurisdizione del giudice ordinario per le controversie riguardanti la determinazione della corresponsione delle indennità in conseguenza dell'adozione di atti di natura espropriativa o ablativa. 3. L'istituto dell'occupazione acquisitiva, di origine giurisprudenziale, è definitivamente espunto dall'ordinamento giuridico, in quanto l'acquisto della proprietà per effetto di attività illecita viola l'art. 1 del Protocollo aggiuntivo della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo. Pertanto, l'occupazione illegittimamente disposta o proseguita dall'amministrazione, per quanto accompagnata dall'irreversibile trasformazione dei beni occupati, funzionale alla realizzazione dell'opera pubblica, non comporta la perdita della proprietà in capo ai privati e la sua acquisizione alla mano pubblica, e i privati i cui beni siano stati illegittimamente occupati non possono chiedere il risarcimento del danno collegato alla perdita della titolarità del bene, giacché tale perdita, sotto il profilo dominicale, non vi è stata, la proprietà degli stessi permanendo in capo ai privati medesimi.