Cassazione penale Sez. II sentenza n. 48727 del 17 dicembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:48727PEN

Massima

Il pericolo concreto di reiterazione di reati della stessa specie, lesivi degli stessi interessi protetti e dello stesso valore costituzionale, può essere desunto dalle modalità e dalla gravità oggettiva dei fatti, senza che sia necessaria una specifica valutazione della personalità dell'indagato, purché emergano elementi sintomatici della sua pericolosità, come l'assenza di attività lavorativa lecita e di stabili legami con il territorio, tali da far ritenere che egli tragga i mezzi di sostentamento dall'attività criminosa accertata. In tali casi, la misura cautelare più idonea è quella della custodia in carcere, in quanto l'ambiente domiciliare in cui è stato realizzato il reato non offre sufficienti garanzie di impedimento della reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MACCHIA Alberto - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

3) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 592/2012 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 13/04/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNA VERGA;

sentite le conclusioni del PG Dott. DELEHAYE Enrico che ha chiesto l'inammissibilita'.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con ordinanza in …

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