Cassazione penale Sez. I sentenza n. 37565 del 2 agosto 2018

ECLI:IT:CASS:2018:37565PEN

Massima

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Il grave quadro indiziario di partecipazione all'associazione mafiosa, desumibile dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, dalle conversazioni intercettate e dalle modalità tipicamente mafiose di condotte delittuose quali danneggiamento, minaccia e incendio, giustifica l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in ragione del pericolo di reiterazione di reati della stessa indole, del rischio di inquinamento probatorio e della presunzione di adeguatezza della custodia carceraria per il delitto associativo, salvo che per le ipotesi di reato per le quali non si raggiungono i limiti edittali di cui all'art. 280 c.p.p. e non sussistono esigenze cautelari, in relazione alle quali può essere disposta una misura meno afflittiva. L'aggravante di cui all'art. 7 d.l. n. 152/1991 può essere riconosciuta sulla base delle modalità tipicamente mafiose del fatto e della sua finalizzazione al controllo del territorio, a prescindere dalla prova di uno specifico nesso teleologico tra il reato-fine e gli scopi dell'associazione, essendo sufficiente l'appartenenza dell'agente al sodalizio mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NOVIK Adet Toni - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/08/2017 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere GAETANO DI GIURO;
sentite le conclusioni del PG ALFREDO POMPEO VIOLA;
Il P.G. conclude chiedendo il rigetto del ricorso.
udito il difensore:
L'avvocato (OMISSIS) del foro di PALERMO in difesa di (OMISSIS) conclude insistendo sui motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe il Tribunale del riesame d…

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