Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34146 del 12 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:34146PEN

Massima

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La responsabilità penale dell'imputato per il reato di furto aggravato può essere affermata sulla base di una pluralità di elementi indiziari connotati dai requisiti di gravità, precisione e concordanza, come l'indicazione fornita dalla testimone oculare della targa del veicolo a bordo del quale i ladri si erano allontanati e la disponibilità dello stesso in capo all'imputato, senza che sia necessaria l'individuazione personale o fotografica degli autori del reato. La contestazione della circostanza aggravante è validamente effettuata attraverso la chiara e precisa enunciazione "in fatto" degli elementi che la integrano, senza la necessità di una specifica indicazione della norma che la prevede. Nell'ambito della determinazione della pena, il giudice di merito gode di ampia discrezionalità, che si esplica nell'applicazione dei criteri di cui agli articoli 132 e 133 c.p., e il cui esercizio è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o arbitrarietà. Il giudizio di prevalenza tra circostanze attenuanti e aggravanti rientra nella valutazione discrezionale del giudice di merito, insindacabile in sede di legittimità salvo che non sia frutto di mero arbitrio o di ragionamento illogico e sia sorretta da sufficiente motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SETTEMBRE Antonio - Presidente

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/11/2016 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIUSEPPE RICCARDI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. PERLA LORI, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso la sentenza emessa il 11/11/2016 con la quale la Cort…

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