Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24485 del 5 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:24485PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere applicata anche ai soggetti indiziati di reati gravi, come il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, sulla base di una valutazione della pericolosità sociale attuale del proposto, desunta da precedenti penali e comportamenti sintomatici di un radicato inserimento in contesti criminali. La durata della misura e l'applicazione dell'obbligo di soggiorno trovano adeguata giustificazione nella motivazione che evidenzia la persistente pericolosità sociale del soggetto. In materia di misure di prevenzione patrimoniali, il sequestro e la confisca possono avere ad oggetto anche i beni intestati formalmente a terzi, come il coniuge, i figli o altri conviventi, qualora si ritenga che il proposto ne abbia la disponibilità sostanziale, essendo stati acquistati con proventi illeciti o apparendo come beni nella titolarità di persone di fiducia, sulle quali grava l'onere di dimostrare l'esclusiva disponibilità del bene per sottrarlo alla confisca. La modifica normativa che ha introdotto presunzioni di negozi fittizi non ha inciso su tale orientamento giurisprudenziale, essendo sufficiente per il giudice della prevenzione motivare sulla sproporzione tra il valore del bene e la capacità economica del proposto o dei suoi congiunti conviventi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso il decreto della Corte d'Appello di Reggio Calabria in data 20.4.2012 dep. 13.7.2012;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Piercamillo Davigo.

Letta la requisitoria del sostituto procuratore generale, il quale ha concluso chiedendo che i ricorsi siano dichiarati inammissibili.

RITENUTO IN FATTO

Con decreto del 22.10.2010 il Tribunale di Reggio Calabria applico' a (OMIS…

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